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Parco del Museo Vincenzo Vela

Ligornetto

Accessibile ai disabili
Giardino d'arte contemporanea
Parcheggio
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Orari di Apertura

Aperto tutto l'anno, dal martedì al venerdì
Chiuso il lunedì, il 24, 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio

{Orari}:
[*] da martedì a venerdì:
- gennaio - maggio 10.00-17.00
- giugno - settembre 10.00-18.00
- ottobre - dicembre 10.00-17.00
[*] sabato, domenica e festivi: 10.00-18.00
[*]
{Aperture speciali}
- 19 marzo
- lunedì di Pasqua
- Ascensione
- lunedì di Pentecoste
- Corpus Domini
- 1 maggio
- 1 e 15 agosto
- 1 novembre
- 8 dicembre
- 6 gennaio

Ingresso

Parco
Ingresso gratuito

Museo
Intero: CHF 12.­-
Ridotto e Gruppi: CHF 8.-
Scuole (Svizzera): gratuito
Altre scuole: CHF 3.-



Come arrivare
In treno
Da Nord (Lugano) e da Sud (Chiasso) scendere alla stazione di MENDRISIO da dove si deve proseguire con l'autopostale fino a Ligornetto Posta. Da qui si raggiunge il museo in 5 minuti a piedi.

In auto
Da Lugano, Como e Milano: uscire dall'autostrada (N2) all'altezza di MENDRISIO allo svincolo proseguire sulla superstrada in direzione di Varese-Stabio fino ai semafori e da lì seguire la segnaletica stradale.
Da Varese: passare la frontiera a Gaggiolo. Proseguire per STABIO e seguire la segnaletica stradale.
Cenni storici
Vincenzo Vela (1820-1881), fra i massimi scultori europei del XIX secolo e rappresentante di spicco della corrente realista, fece costruire nel 1862-65 da Cipriano Ajmetti a Ligornetto, suo villaggio natio, una villa con la triplice funzione di residenza, atelier e museo privato per la propria gipsoteca.

Donata nel 1892 alla Confederazione Svizzera dal pittore Spartaco Vela (1854-1895), figlio di Vincenzo, la Villa divenne nel 1898 il secondo museo federale e il primo museo in Ticino. Il parco, elemento cardine del concetto di dimora signorile elaborato dallo stesso artista, è situato su una collinetta che nell'Ottocento rappresentava il coronamento del paese verso la campagna. Questa funzione di cerniera tra pianura e collina è stata recuperata dalla valorizzazione del parco agli inizi del XX secolo, che ha posto l'accento sul binomio di giardino nobile e strutturato, ben visibile dal paese, e di spazio nascosto allo sguardo, articolato in modo meno rigido e più naturale.
Oggi una passeggiata nel parco permette di ritrovare elementi inseriti dall'artista nella sua opera d'arte totale: il giardino formale all'italiana, di taglio geometrico, e quello paesaggistico all'inglese, in cui risaltano lo stagno, le coltivazioni di agrumi e le piante ornamentali.
Particolare attenzione è stata rivolta al recupero di specie botaniche già presenti nei giardini dell'Ottocento: le sempreverdi (bossi, tasso, allori) e le piante ornamentali (rose, camelie, peonie). Notevole per varietà, la collezione di agrumi, tra i quali spicca il Bushukan (“la mano di Buddha”), una varietà di Citrus medica. Il parco ospita regolarmente mostre di arte contemporanea.
smARTravel
L'applicazione scaricabile gratuitamente sia su Apple Store sia sulla piattaforma Android dà accesso a tutte le informazioni generali dei musei, delle mostre, degli itinerari. Il download delle singole audioguide all'interno della App è disponibile al costo di 2.- CHF cad, comprensiva di tutte le lingue disponibili.

Sono quattro gli itinerari disponibili:
I luoghi di Vincenzo Vela a Milano
La prima guida segue gli anni di formazione dello scultore. Nato a Ligornetto il 3 maggio 1820 da una famiglia di umili origini, giovanissimo avviato al mestiere di scalpellino nelle cave di Besazio, Vincenzo mostra un precoce talento. Grazie al fratello maggiore Lorenzo, scultore d'ornato, si trasferisce a Milano (1834-53) dove lavora alla Fabbrica del Duomo e si forma all'Accademia di Brera. Si potranno conoscere alcune delle sue opere e visitare i luoghi dove ha lavorato, dalle guglie del Duomo sino al Cimitero Monumentale.
(in italiano)

I luoghi di Vincenzo Vela a Torino
Gli ideali politici e sociali del Risorgimento inducono Vela nel 1853 a trasferirsi a Torino, dove viene accolto dagli ambienti liberali. È in questa sua patria d'adozione che Vela diventa scultore di corte di Casa Savoia e Professore di Scultura presso l'Accademia Albertina. L'artista soggiornerà nella città torinese dal 1867, lavorando intensamente alla realizzazione di opere, molte delle quali saranno dedicate agli eroi del Risorgimento che questa sezione della App a presentare e raccontare.
(in italiano)

I luoghi di Vincenzo Vela nel Canton Ticino
Rientrato definitivamente a Ligornetto nel 1867, il «Cavour dell'arte» o il «Fidia di Ligornetto» continua a lavorare alacremente. Nell'amato Ticino lascia, oltre alla sua casa-atelier, una cinquantina di opere. L'itinerario dedicato alla regione ticinese ne propone una selezione, toccando città come Mendrisio, Lugano, Locarno, Bellinzona, Olivone, Gentilino, Grancia, Airolo ed invitando alla scoperta di questo straordinario territorio proprio a partire dal Museo di Ligornetto.
(in italiano)

Il Parco del Museo Vincenzo Vela
Quando dà vita alla sua Casa Museo, l'intento di Vela è quello di creare «une bonne retraite» dove rifugiarsi per ritrovare pace e ispirazione dopo le immersioni nella frenetica vita cittadina. Intorno alla casa, sorgerà il parco che ancor oggi conquista non solo gli appassionati d'arte, ma anche gli amanti del verde e dell'architettura del paesaggio. Un contesto perfetto capace di racchiudere le due anime dello scultore: quella pubblica – rappresentata dal giardino formale, nobile e strutturato – e quella privata e familiare – racchiusa nello spazio sul retro, nascosto allo sguardo dei più e articolato in modo meno rigido e più naturale, proprio come era Vela nella sua dimensione più intima e quotidiana.
(in italiano, francese e tedesco)

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